Siamo abituati a pensare all’atto di copiare come a qualcosa di intrinsecamente sbagliato. Fin dalle scuole dell’obbligo, l’accusa di “aver copiato” durante un compito in classe era una delle peggiori che potessero esserci rivolte. Verrebbe naturale pensare che lo sia a maggior ragione quando si parla di libri e scrittura. Ma se ti dicessi che copiare è uno dei modi migliori per crescere come scrittore?
Copia, ma non plagiare!
Chiariamo subito ogni possibile fraintendimento: il plagio è un reato. Copiare parola per parola un libro che ti è piaciuto per poi pubblicarlo a nome tuo non solo non ti aiuterebbe a migliorare come scrittore, ma ti metterebbe anche nei guai. Quindi non farlo mai, per nessun motivo.
Copiare parola per parola può esserti invece utile nel tuo privato. Ogni volta che, mentre leggi, ti imbatti in una frase capace di colpirti per la sua efficacia o la sua musicalità, annotatela su un quaderno dedicato. Riporta tutte le citazioni che ti piacciono per addestrare la tua mente a riconoscere strutture funzionali e imparare a riprodurne di simili quando verrà il tuo turno di scrivere.
Non solo frasi, ma anche scene o sequenze
Può capitare che a colpirti sia non una singola frase, ma la costruzione di una scena o una particolare sequenza di un libro o di un film. Vale lo stesso discorso: appuntati quello che ti è piaciuto, in modo da mettere in evidenzia gli elementi che secondo te sono stati particolarmente efficaci ai fini della riuscita. Se è stato un intero romanzo (o film) a impressionarti per la sua architettura, scalettalo nei tuoi appunti.
Un metodo che viene dalla scuola
Ho aperto l’articolo ricordando i tempi della scuola; è sempre a quell’epoca che studiare ha iniziato a fare rima proprio con… copiare, la parola maledetta. Ricordi quando le insegnanti ti facevano copiare tante volte una poesia, un paradigma verbale, un dialogo in lingua allo scopo di fartelo imparare? Non lo facevano perché erano sadiche, ma perché copiare è di grande aiuto quando si tratta di interiorizzare forme e meccanismi.
Nel momento in cui cominci a studiare una disciplina, copiare è un’utilissima tecnica di apprendimento, e in questo la narratologia non fa eccezione. Copiare nei tuoi appunti quello che ti è piaciuto ti aiuterà a comprenderlo e a emularlo, che è diverso da plagiarlo. Il tuo scopo, infatti, non è riproporre ai tuoi lettori le stesse parole o le stesse identiche situazioni che hai trovato in un’altra storia (sarebbe disonesto), ma far provare loro le stesse emozioni.
In fondo ogni scrittore dovrebbe conoscere i grandi per imparare a crescere.