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Come scegliere e contattare i bookinfluencer

I social network sono il luogo in cui si può arrivare praticamente a chiunque. Purtroppo, molti scrittori alla ricerca disperata di un aiuto per promuovere i propri libri prendono questa massima per il verso sbagliato, e pensano di poter usare i social network per poter proporre il proprio libro in lettura a chiunque, nella speranza che qualcuno accetti la collaborazione.

Non sai quante volte ho assistito a polemiche e “tragedie” sui social per colpa di una recensione negativa o di una collaborazione finita male. Ho visto autori fantasy chiedere collaborazioni a blogger che trattavano solo narrativa generalista e poi attaccare la recensione (negativa).

Ora, non esiste un metodo sicuro al 100% per evitare una recensione negativa (le persone, per fortuna, hanno gusti e preferenze diverse), ma alcuni accorgimenti possono certamente aiutarti a non prendere brutte batoste. Soprattutto, possono aiutarti a creare collaborazioni proficue per entrambi, rispettose del lavoro altrui, che possano anche sfociare in un rapporto positivo e duraturo.

Bookinfluencer

La mia esperienza: BookInfluencer che spaccano

Nel corso degli anni ho collaborato con diversi bookinfluencer (blogger, instagrammer, booktuber…), sia a titolo personale, sia in qualità di responsabile della comunicazione per altri autori.

Per il lancio del mio ultimo romanzo pubblicato, Dolomites – Cuore di rovi, mi sono avvalsa della collaborazione di alcuni bookinfluencer che hanno partecipato a un Review Tour. Sono stata molto felice del risultato; la collaborazione è andata molto bene perché si trattava di persone che seguivo e apprezzavo da tempo, interessate al genere e target di riferimento (fantasy storico upper YA). Non sono quindi andata alla cieca, ma ho fatto una proposta mirata.

Marco del blog “La brughiera di Marco Fae“, Giuliana di “The Bookish Life of a Dreamer“, Chiara di “Leggo solo un’altra pagina“, Francesca di “Coffee and Books“, Sandy di “I libri di mezzanotte“, Roberta “Regina dei libri“, Micaela di “Ancora un altro libro“, Francesca Bandiera mi hanno supportata durante il lancio di Dolomites, partecipando al review tour, e devo dire che sono rimasta molto contenta del risultato finale.

Una guida step-by-step per le collaborazioni

1. Non aspettare il giorno prima dell’uscita del libro per cercare collaborazioni.

Prenditi il tuo tempo (stiamo parlando di mesi, non ore o giorni) per conoscere blog, canali, profili e soprattutto le persone che lavorano dietro lo schermo. I libri che leggono sono in target con il tuo? Ti piace il modo in cui ne parlano? Soprattutto, i loro contenuti ti piacciono, li reputi di valore? La risposta a queste domande deve essere sì, altrimenti passa oltre. Cerca la collaborazione con creators che stimi; solo così otterrai un risultato di valore. La collaborazione chiederà tempo e risorse a entrambi.

Cerca di essere il più possibile specifico. Cercare genericamente influencer che leggono “libri fantasy” non è sufficiente, perché un influencer che apprezza soprattutto fantasy young adult difficilmente apprezzerà il tuo grimdark, e viceversa.

2. Commenta e interagisci con i contenuti dei creators

Inizierai così a gettare le basi del rapporto. So che molte volte gli scrittori, per timidezza o paura, tendono a comportarsi da “lurker” sui social, ma il modo migliore per utilizzare questi potenti canali è buttarti e iniziare a costruire fin da subito la tua rete di contatti.

3. Non guardare il contatore di follower, guarda la qualità dei follower

Certo, a tutti piacerebbe vedere il proprio libro promosso da un influencer con milioni di fan. Ma c’è un motivo se il numero di follower rientra tra le cosiddette “Vanity metrics”. In altre parole, non ti deve interessare se questo o quel blogger ha 100, 1000 o 100000 fan. Ti deve importare che quei fan siano reali e profilati. 100 fan veri sono molto meglio di 10K fan comprati o disinteressati.

Ormai non è un mistero per nessuno. I follower si possono comprare, con metodi più o meno puliti. Si parte dal brutale acquisto di follower e si arriva a pratiche più “grigie”. Spesso i profili che hanno investito in un pacchetto di follower sono i più semplici da distinguere, visto che hanno decine di migliaia di follower, ma pochissime interazioni. Se non vuoi/puoi fare il controllo manualmente, puoi anche avvalerti di strumenti come Not Just Analytics quantomeno per verificare che l’ER (Engagement Rate) dell’account che ti interessa sia nella media o sopra la media dei profili con lo stesso numero di follower. Potrai anche verificare che non si siano verificati dei picchi improvvisi di follower.

4. Attenzione ai gruppi POD

Un altro modo per aumentare in modo poco limpido le proprie vanity metrics è la partecipazione a gruppi POD, ossia gruppi in cui tutti i partecipanti si accordano per mettere like e commenti ai reciproci post. Ovviamente questi profili avranno un buon engagement rate, ma ti consiglio di evitarli comunque, o almeno di fare un’accurata riflessione prima di coinvolgerli in una collaborazione. Se infatti la maggior parte delle interazioni sotto i loro post non sono spontanee, ma derivano dagli altri partecipanti al POD, è ovvio che tu trarrai ben poco beneficio da questa collaborazione. Rischi di investire tempo e risorse per arrivare alla creazione di un contenuto visualizzato sì da tante persone, ma a cui non importa niente del libro. Sono lì per il POD, non per un sincero interesse.

iPhone con notifiche

Puoi riconoscere facilmente questo genere di interazione, per esempio quando sotto un determinato post puoi notare una maggioranza di commenti sul tenore di “bel post”, “mi hai incuriosito” e simili. Inoltre, chi partecipa ai gruppi POD spesso ha un’impennata improvvisa di like, commenti, follower.

D’altra parte, se i gruppi POD cui partecipa il profilo in questione sono molto in target (esempio, gruppi POD dedicati solo ed esclusivamente a profili che parlano di libri fantasy), la collaborazione potrebbe comunque avere un senso. Ti consiglio di prenderti del tempo per fare una riflessione al riguardo.

5. Non copincollare il tuo messaggio

Quando arriva il fatidico momento di scrivere agli influencer per chiedere una collaborazione, fai attenzione a non copincollare un messaggio uguale per tutti. Per carità, è giusto avere una traccia o uno schema da seguire, ma è buona creanza personalizzare il nome della persona a cui ti stai rivolgendo e specificare le ragioni per cui ti stai rivolgendo proprio a lui o lei. Ad esempio, potresti menzionare il fatto che hai apprezzato determinati contenuti, oppure che il tuo libro è pensato per lo stesso target di un altro romanzo che l’influencer in questione ha recensito positivamente.

Dimostra che hai scelto proprio quella persona e dimostrane le ragioni. A nessuno fa piacere ricevere proposte di collaborazione fatte con lo stampino (le ricevo anche io e sono davvero sgradevoli, soprattutto quando arrivano da persone che nemmeno mi seguono).

6. Allega una buona scheda stampa e un comunicato

Ok, tu hai scelto i blogger. Ma ora devono essere loro a scegliere te. Per aiutarli a capire se il tuo libro può interessarli, allega del materiale. E no, il link Amazon non va bene.

Allega al tuo messaggio o alla tua mail un comunicato e una scheda stampa con una bella grafica e tutte le informazioni che riguardano il tuo libro (se sei iscritto alla mia newsletter per scrittori, controlla la tua casella di posta: hai ricevuto un modello da copiare). Darai un’impressione di professionalità e permetterai agli influencer di orientarsi e prendere una decisione.

7. Concorda modalità e tempistiche

Una volta accettata la collaborazione, ricordati di concordare delle tempistiche che possano andare bene a entrambi. Specifica anche in che formato potrai inviare il libro (ebook o cartaceo).

8. Premia e rispetta il lavoro

La comunicazione dei bookblogger non è diretta agli autori, ma ai loro follower. Non prendere sul personale le recensioni negative, e ricorda che una recensione negativa ben argomentata (hai selezionato apposta dei blogger di cui apprezzi la comunicazione) può comunque incuriosire e portarti dei lettori.

Possono capitare anche incidenti e incomprensioni, ma ricordati sempre che non hai nulla da guadagnare dalle polemiche. Evitale, evita le scenate pubbliche, e se proprio non ti sei trovato bene con qualcuno ti basterà ricordarti di fare più attenzione in futuro.

Dopo la collaborazione, non sparire dai radar, continua a coltivare il rapporto con i blogger con cui ti sei trovato bene, interagisci con loro e con i loro contenuti per innestare un circolo virtuoso.

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