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Consigli di lettura: “Folklore”, antologia del fantastico

La maggior parte dei romanzi fantasy presenti in libreria ci ha reso familiari le creature del folklore nordeuropeo. Ma anche l’Italia ha il suo patrimonio di miti e leggende, un corpus i cui toni e tematiche possono variare molto di regione in regione. “Folklore” è un’antologia di racconti di autori italiani a cura di Watson Edizioni che si propone di riscoprire questa ricchezza.

Ecco la descrizione:

Venti regioni, venti racconti che ripercorrono tra leggenda e realtà le radici del nuovo fantasy italiano. Un tempo i vecchi raccontavano storie ai nipoti davanti al fuoco. Ma folklore non è un libro per bambini: è un grimorio maledetto, che ci piace immaginare riscoperto dopo tanti anni magari proprio sotto qualche brace. Un’impresa di folli che hanno scovato resoconti di diavoli e streghe e sortilegi infami. Di assassini e orrori sconcertanti. Venti fiabe dannate intorno alle quali, forse, persino il buio un poco indietreggia.

Tra storia, leggende, tradizioni popolari, Folklore si impegna a riportare alla luce tutto quel patrimonio culturale di cui troppo spesso noi italiani ci dimentichiamo, in favore di miti d’importazione che per qualche motivo ai nostri occhi hanno sempre un’aria più gustosa. Sarà che l’erba del vicino…

Qui, invece, niente erba e niente vicini: gli autori scavano nella nostra terra per disseppellirne i tesori nascosti. Hai mai sentito parlare di Masche, Janare, Malombre, donne di foresta, Cucibocca e Anguane? Queste e molte altre sono le creature che infestano le pagine di Folklore e chiedono di essere ricordate.

Si tratta di un’antologia di autori vari, perciò stile e caratteristiche sono diseguali da un racconto all’altro ed è difficile parlarne in generale; se questa è senza dubbio una debolezza, perché penalizza l’organicità del libro, può rivelarsi anche un punto di forza dal momento che ogni lettore può trovare la penna per sé più congeniale. Inoltre questa disparità di forma si adegua bene al diverso tenore e sapore delle leggende qui raccolte. La struttura si presta a una lettura episodica e non è necessario leggere i racconti nell’ordine antologico; io stessa li ho letti in ordine sparso, guidata dall’interesse per determinate creature o leggende regionali.

Consiglio Folklore a tutti gli appassionati di miti e leggende che vogliano gettare uno sguardo al di qua delle Alpi e cominciare a riscoprire le nostre tradizioni.

L’opera è corredata da una prefazione e da una postfazione che danno le coordinate storico-culturali dei testi qui raccolti e delle tradizioni cui fanno riferimento. Nota di merito va al bestiario illustrato da Pietro Rotelli che apre la raccolta e fa subito immergere il lettore nelle atmosfere cupe, oniriche e a tratti inquietanti che serpeggiano di racconto in racconto.

Una raccolta preziosa, che esplora il folklore italiano di regione in regione e lo fa rivivere. I racconti che ho amato di più sono quelli firmati da Andrea Atzori (Sardegna), Alfonso Zarbo (Lombardia) e Mauro Longo (Sicilia).

Conoscevi questo libro oppure la mia recensione ti ha incuriosito? Fammi sapere la tua opinione nei commenti!

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